Il sindacato USIMAR su richiesta della 1 Commissione del Senato ha recentemente espresso il proprio parere sul disegno di legge n. 1053, “Misure in materia di ordinamento, organizzazione e funzionamento delle Forze di polizia, delle Forze armate nonché del Corpo nazionale dei vigili del fuoco” attualmente in discussione.
In particolare, per quanto riguarda l’articolo 4, che interessa il personale rappresentato dall’USIMAR, il sindacato non ha sollevato obiezioni, cogliendo però l’occasione per ribadire con forza “la necessità di un aumento deciso di personale che vada oltre la rivisitazione molto ‘timida’ dei numeri prevista dalla legge 119/22”. Secondo l’USIMAR, considerando l’aumento delle esigenze operative della Marina Militare, gli attuali incrementi di organico sono insufficienti e la questione non è più rinviabile.
Sulla stessa linea il commento relativo all’articolo 6, di cui il sindacato condivide pienamente le proposte, ritenendo però indispensabile un potenziamento più consistente degli organici, anche per la Guardia Costiera, per far fronte all’incremento dei compiti in materia di flussi migratori, tutela ambientale, vigilanza sulla filiera della pesca, sicurezza della navigazione e polizia marittima.
Più articolato il discorso sull’articolo 8, che tratta la riorganizzazione dell’Ente Circoli della Marina Militare. L’USIMAR ricorda che, in generale in ambito Interforze, i circoli rientrano tra gli organismi di protezione sociale, la cui attività è regolata da una direttiva dello Stato Maggiore della Difesa che ne prevede l’unificazione per razionalizzare risorse. L’Ente Circoli Marina ha invece natura di ente pubblico, con pagamento di una quota obbligatoria per gli iscritti, nonostante persegua gli stessi scopi assistenziali.
Per questo il sindacato chiede di rendere volontaria e non coercitiva l’iscrizione, con il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali nella gestione e nei consigli di amministrazione, e di unificare i circoli degli ufficiali e dei sottufficiali (superando l’attuale separazione), estendendoli di diritto anche a graduati e truppa. Infatti si dovrebbe anche riflettere sul fatto che diversi coniugi sono colleghi di diverse categorie e quindi l’accesso trasversale del personale di tutti i gradi vada favorito. Si tratterebbe di un passo culturale importante per una integrazione e tutela sociale più economica ed efficiente tra tutte le componenti della Marina Militare.
Le proposte del sindacato saranno vagliate nel corso dei lavori presso la prima e terza Commissione Difesa del Senato sull’Atto 1053. L’USIMAR sollecita modifiche per realizzare investimenti adeguati in personale e una piena equità di trattamento tra tutto il personale della Marina rimanendo sempre propositiva e costruttiva.
Antonello Ciavarelli Segretario Generale U.Si.Mar.