Ho sempre sottolineato, in tutte le sedi istituzionali e politiche, l’errore clamoroso commesso dall’Amministrazione della Difesa nel passare al sistema stipendiale No.i.pa.. Vi era in precedenza una contabilità perfetta. C’è stata anche la possibilità di rimanerne fuori, nei fatti, come per l’Arma dei Carabinieri. Invece no! E sono diventati pane quotidiano incomprensioni, malfunzionamenti, errori di calcolo e chi più ne ha più ne metta. L’ultimo tra i pasticci che sta producendo questo sistema riguarda le trattenute per le deleghe sindacali.
Come altre organizzazioni abbiamo, infatti, chiesto che il calcolo dello 0,5% dello stipendio, ai fini della trattenuta per la delega sindacale, fosse riferito al parametro e agli assegni fissi, considerando l’indennità di base al netto di tutte ritenute. Ciò sulla scorta di quanto indicato dal decreto ministeriale del luglio 2022. Viceversa No.I.Pa, per riconoscere il codice meccanografico, necessario per procedere alla registrazione delle deleghe sindacali, ci ha posto altre condizioni, alle quali noi abbiamo risposto scegliendo una delle tre possibilità forniteci, che sia pure di poco, ci sembrava più favorevole all’iscritto. Inoltre abbiamo escluso la trattenuta sulla tredicesima mensilità.
Nonostante ciò No.I.Pa ha deciso, unilateralmente, un sistema di calcolo tra quelli meno favorevoli all’iscritto. Ed ha applicato la trattenuta anche sulle indennità della tredicesima mensilità, in contrasto con la nostra legittima scelta di non far gravare trattenute su tutta la mensilità.
A causa di queste decisioni di No.I.Pa, e del ritardo nel concedere il codice per trattenere le quote avevamo chiesto di far partire i pagamenti dal mese di novembre e non consderare le precedenti mensilità. Richiesta ignorata completamente.
A causa di tutto ciò l’importo della prima trattenuta, più quello delle mensilità arretrate, in alcuni casi ha superato anche i 40 euro. Ed ancora, la trattenuta non è quella che abbiamo scelto noi, perché costituisce lo 0,5% sul totale in busta paga. Infine, tale cifra, per il mese di dicembre, risulterebbe quasi raddoppiata, perché la trattenuta verrebbe calcolata anche sull’una tantum riferita al contratto 2022/24.
Noi consideriamo inaccettabili queste scelte, perché in contrasto con le previsioni di legge, e perché irrispettose dell’impegno e dei sacrifici quotidianamente dimostrati dal nostro personale.
Contrasteremo con forza queste scelte illegittime e ingiuste, in tutte le sedi di confronto con i vertici della Difesa, con No.I.Pa, e in sede politica, ma anche in sede giudiziaria se i ministeri interessati non dovessero rivedere le loro decisioni.
Inoltre, pensiamo che da parte nostra sia giusto, e rispondente ad un naturale principio di trasparenza, provvedere alla restituzione agli interessati dell’importo riferito ai mese precedenti a novembre, nonché la percentuale riferite alla tredicesima mensilità.
Il Segretario Generale
Antonio Ciavarelli
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